DISCOGRAFIA DI GIANCARLO BIGAZZI

Squallor
38 luglio

TITOLO INTEPRETI AUTORE TESTO AUTORE MUSICA ANNO
38 luglio Squallor Daniele Pace Giancarlo Bigazzi, Totò Savio e Antonio Virgilio Savona 1972
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38 luglio

Là dove finisce il fiume comincia il film: 
la storia tremenda di un elettrotecnico che seppe inventare la pila 
non pochi ci riuscirono, ma fu lui che la inventò. 
Quattro giorni dopo scoprirono la luce elettrica, 
fu un grosso errore per l'elettrotecnico, 
ma lui volle insistere e si fece male, 
si fece male pensando a lei, 
lei che veniva da lui, lui che veniva da lei. 
Non fu un incontro ma un bombardamento 
si aprirono i cieli si aprirono le strade, 
e i due camminarono senza vergogna. 
Quanto amore, quanto amore fu sprecato dall'elettrotecnico. 

Era il 38 luglio e faceva molto caldo 
ed era scoppiata l'afa, quando all'elettrotecnico le venne una grossa idea: 
si sdraiò per terra e si fece camminare su un camion con rimorchio, 
ma non si fece male perché aveva in tasca un portafortuna 
un portafortuna che gli aveva regalato sua zia Woller 
un piede di porco a pila. 

Il capo indiano che si chiamava: Mo' vengo anch'io, 
non venne mai e non si fece vedere perché era un timido. 
L'arbitro severo ma imparziale dettò la vittoria all'elettrotecnico 
per una ferita sopraccigliare del polipo 
e così dove finì il fiume incominciò questo tremendo film

DISCOGRAFIA DI GIANCARLO BIGAZZI

Squallor

38 luglio

TITOLO 38 luglio INTEPRETI Squallor AUTORE TESTO Daniele Pace AUTORE MUSICA Giancarlo Bigazzi, Totò Savio e Antonio Virgilio Savona ANNO 1972
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38 luglio

Là dove finisce il fiume comincia il film: 
la storia tremenda di un elettrotecnico che seppe inventare la pila 
non pochi ci riuscirono, ma fu lui che la inventò. 
Quattro giorni dopo scoprirono la luce elettrica, 
fu un grosso errore per l'elettrotecnico, 
ma lui volle insistere e si fece male, 
si fece male pensando a lei, 
lei che veniva da lui, lui che veniva da lei. 
Non fu un incontro ma un bombardamento 
si aprirono i cieli si aprirono le strade, 
e i due camminarono senza vergogna. 
Quanto amore, quanto amore fu sprecato dall'elettrotecnico. 

Era il 38 luglio e faceva molto caldo 
ed era scoppiata l'afa, quando all'elettrotecnico le venne una grossa idea: 
si sdraiò per terra e si fece camminare su un camion con rimorchio, 
ma non si fece male perché aveva in tasca un portafortuna 
un portafortuna che gli aveva regalato sua zia Woller 
un piede di porco a pila. 

Il capo indiano che si chiamava: Mo' vengo anch'io, 
non venne mai e non si fece vedere perché era un timido. 
L'arbitro severo ma imparziale dettò la vittoria all'elettrotecnico 
per una ferita sopraccigliare del polipo 
e così dove finì il fiume incominciò questo tremendo film

LE CANZONI DI GIANCARLO BIGAZZI